2017
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Venerdì, 19 Maggio 2017 16:14
COFFEE LOVERS
PROGETTO: COFFEE LOVERS
ID: CFL RMA 05O17 XXL74
TIPOLOGIA: PRIVATA
COMMITTENTE: CRISTIANO
TIPOLOGIA: PRIVATA
COMMITTENTE: CRISTIANO
LUOGO: ROMA
COLLABORAZIONI:
SUPERFICIE: 55 MQ
PROGETTAZIONE: 2016
COLLABORAZIONI:
SUPERFICIE: 55 MQ
PROGETTAZIONE: 2016
ESECUZIONE: 2017
WEB CATEGORIES: XXL INTERIORS
TESTO: Un progetto di allestimento per una rivendita di cialde per caffè creato in forte collaborazione con la committenza. Materiali di riciclo quali pallet, cassette della frutta, tavolati ritrovano una nuova vita grazie al loro nuovo utilizzo. Contro il monopolio di nespresso…..
TESTO: Un progetto di allestimento per una rivendita di cialde per caffè creato in forte collaborazione con la committenza. Materiali di riciclo quali pallet, cassette della frutta, tavolati ritrovano una nuova vita grazie al loro nuovo utilizzo. Contro il monopolio di nespresso…..
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XXL INTERIORS
Lunedì, 08 Maggio 2017 18:07
CASA PAOLA,MAX & MARCO
PROGETTO: CASA DI PAOLA, MAX E MARCO
ID: ABT RMA 08O16 XXL73
TIPOLOGIA: PRIVATA
COMMITTENTE: PAOLA E MAX
LUOGO: ROMA
COLLABORAZIONI:
SUPERFICIE: 85 MQ
PROGETTAZIONE: 2016
TIPOLOGIA: PRIVATA
COMMITTENTE: PAOLA E MAX
LUOGO: ROMA
COLLABORAZIONI:
SUPERFICIE: 85 MQ
PROGETTAZIONE: 2016
ESECUZIONE: 2017
WEB CATEGORIES: XXL INTERIORS
TESTO: Una casa per una famiglia a noi cara. Una casa con una zona giorno accogliente aperta e chiusa rispetto alla cucina con due porte scorrevoli. Nicchie dove incassare mobili ikea per ridargli una nuova veste e una nuova immagine. Le cementine, usate nel bagno e nella cucina, sono unite al parquet di rovere in un felice accostamento.
TESTO: Una casa per una famiglia a noi cara. Una casa con una zona giorno accogliente aperta e chiusa rispetto alla cucina con due porte scorrevoli. Nicchie dove incassare mobili ikea per ridargli una nuova veste e una nuova immagine. Le cementine, usate nel bagno e nella cucina, sono unite al parquet di rovere in un felice accostamento.
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XXL INTERIORS
Venerdì, 05 Maggio 2017 11:46
APRILE 1967
Una storia lunga cinquanta anni. A volte rileggendo la rivista si riscoprono, si rintrecciano e si sommano situazioni, avvenimenti e ricordi.
Nel fascicolo di Aprile 1967 è presentato, nella rubrica dedicata ai monumenti della storia dell’architettura, il rilievo di San Giorgio al Velabro; questa chiesa, di antichissima origine, è collocabile tra quella serie di chiese che segnarono il primo affermarsi architettonico del cristianesimo dopo l’uscita dalle catacombe.
Edificata su resti di antichità romane la chiesa ebbe un lungo periodo di decadenza e abbandono culminato con la disastrosa alluvione del 1846. In seguito, nel 1924, fu chiusa al culto; questo provvedimento dette inizio al restauro del Munoz che ne ricostruì l’immagine perduta.
Sarà questa la situazione che si trovarono di fronte i quattro studenti di architettura che ne dovevano curare il rilievo: i quattro giovani erano Piero Donin, Franco Zagari, Adachiara Zevi e Paolo Rossi. I primi tre li ritroveremo, più avanti, professori a Valle Giulia mentre il quarto no.
Paolo Rossi aveva diciannove anni e voleva fare l’architetto, non ci riuscì trovando la morte sulle scale della facoltà di Lettere il 27 aprile del 1966 colpito da un pugno di ferro che lo fece crollare a terra. La sua agonia durerà quindici ore durante le quali non riprese mai coscienza.
Il suo sacrificio servì per provocare una vigorosa risposta delle forze democratiche all’interno dell’università ma non riuscì a far emergere le verità su quell’assurda morte.
Per uno strano caso del destino quella stessa chiesa fu teatro, nel 1993, di un attentato, commesso con un’autobomba carica con 100 kg di tritolo; la macchina, parcheggiata nei pressi della facciata, causò il crollo quasi totale del portico antistante. L’attentato sarà addebitato a Cosa Nostra come intimidazione nei confronti dello Stato.
Se uno si ferma a pensarci comprende che l’architettura è, anche, quel filo conduttore che collega gli avvenimenti della nostra storia e che determina i nostri destini.
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XXL CHRONICLES